Oggi come un tempo, il nostro obiettivo è sono sempre il medesimo:
produrre vini di qualità che siano anche sostenibili.
Vini per lo più frizzanti, gioiosi, freschi, di pronta beva, come nella vera tradizione emiliana.
Ma non solo: anche fermi, strutturati, sottoposti al necessario affinamento.
Qualità
Produrre qualità sembra una cosa ormai scontata e semplice da raggiungere, ma così non è se si
considera il termine nella sua accezione più ampia.
Ci prefiggiamo di ottenere vini che, nel rispetto della tipicità, siano organoletticamente
buoni, ma anche
salubri.
Da qui muove il nostro continuo sforzo per coniugare al meglio le nuove conoscenze e le innovazioni tecnologiche con quelle leali pratiche enologiche che la tradizione e l'esperienza sono andate consolidando nel corso del tempo.
Nel rispetto dei consumatori, dell'ambiente e degli operatori.
Abbiamo da sempre creduto in un modello produttivo sostenibile, che ci permetta di soddisfare i nostri bisogni senza pregiudicare la possibilità delle generazioni future di fare lo stesso.
La nostra idea di sostenibilità poggia su quattro pilastri:
Da sempre abbiamo condotto i nostri vigneti senza forzature agronomiche, nel rispetto dell'ambiente, degli operatori e del consumatore, secondo i dettami della della difesa integrata avanzata.
Dal 2020 abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in questa direzione, abbracciando con convinzione l'agricoltura biologica.
L’obiettivo è tutelare della salute dell’uomo e del pianeta e favorire la bio-diversità.
Non utilizziamo prodotti chimici di sintesi e organismi OGM.
Ricorriamo a tecniche di coltivazione antiche in grado di ridurre l’erosione ed il dilavamento dei suoli, aumentandone la fertilità.
Cerchiamo di preservare il paesaggio rurale e di garantire un lavoro equo.
Inoltre, nei nostri vigneti non ricorriamo all’irrigazione, con un indubbio risparmio di questa risorsa sempre più scarsa.
Ci impegniamo a produrre a "km zero".
Oltre ai vini prodotti con le nostre uve, acquistiamo infatti solo uve, mosti e vini provenienti da territori limitrofi. Inoltre, cerchiamo di incentivare la vendita diretta in cantina e di consegnare direttamente i nostri prodotti per accorciare il più possibile la filiera e per poter implementare la nostra idea di circolarità.
Vuoto a rendere
Abbandonato negli anni passati dai più, non abbiamo mai rinunciato a questo modo di operare che incarna appieno i principi di un’economia circolare e sostenibile. Ancora oggi, per i vini acquistati in cantina o consegnati direttamente a domicilio, ritiriamo le bottiglie vuote, le laviamo, le sanifichiamo e le riutilizziamo.
Così facendo si può ridurre l’impronta carbonica anche del 28%.
Inoltre, si può risparmiare senza rinunciare alla qualità.
Il sughero è un materiale prezioso, completamente naturale, che può avere una seconda vita.
Abbiamo pensato di distribuire un cartone poco ingombrante e di facile collocazione che, una volta riempito di tappi, potrà essere riconsegnato in cantina.
A fronte dell’acquisto delle prime 12 bottiglie, una sarà omaggio.
I tappi così raccolti verranno indirizzati alla produzione di materiali destinati alla bio-edilizia e/o di oggetti decorativi.
Un altro impegno che ci siamo presi è quello di utilizzare solo energia elettrica da fonti rinnovabili.
Ad inizio 2024 sono entrati in funzione i nostri due impianti solari da 50 e 22 KWh, rispettivamente presso la cantina e l’agriturismo.
Produciamo così energia pulita ed in modo silenzioso.
Viene costituita la Amadei F.lli. (SDF), con sede a Parma, in località Beneceto (foto).Il vino, soprattutto Lambrusco, Malvasia e Barbera, viene acquistato sfuso, confezionato in damigiana oppure imbottigliato a mano per la rifermentazione in bottiglia. Si consegnano direttamente a casa le damigiane o le bottiglie in casse di legno da 24 o 30 bottiglie, non di rado al quarto o quinto piano, anche senza l’ausilio di ascensore. (foto)
Podere ‘Alberi Nuovo’ – Fontanini - Parma Viene acquistato il Podere ‘Alberi Nuovo’, a Parma, in località Fontanini, destinato a divenire la nuova sede dell’azienda.Sono gli anni della crisi petrolifera, della circolazione a targhe alterne e dell’inflazione a due cifre. Si costruisce una cantina di circa 600 mq, cui seguiranno due ampliamenti fino a raggiungere i circa 2000 metri quadrati attuali (foto)
Metodo “Martinotti”
Con l’acquisto di 4 autoclavi da 50 hl, si dà inizio alla produzione di vini frizzanti a fermentazione naturale secondo il metodo “Martinotti”.Oggi le autoclavi sono 24 di varie capacità per un totale di circa 2740 hl.
Vinificazione
Con l’acquisto di una pressa Vaslin, si inizia col pigiare le uve acquistate e si continuerà con quantità sempre crescenti.La capacità di trasformazione odierna è di circa 5000 quintali di uva.
Strada Langhirano 298
43124 Parma